10 nov 2010

PERCHÈ LE UNIVERSITÀ ITALIANE PROTESTANO?....IN POCHE PAROLE: PERCHÈ TANTA AGITAZIONE?

Si protesta contro l’azione del governo che, con la legge finanziaria del 2008 e il D.L.180 del 2009, ha ridotto del 20% i finanziamenti all’Università e alla ricerca pubblica e ha bloccato il ricambio generazionale del corpo docenti. Quale altro comparto del sistema statale (Trasporti, Sanità, Giustizia) potrebbe reggere un taglio così devastante?Allo stesso tempo è in discussione una “riforma” dell’Università ( il DdL Gelmini ) che va nella direzione opposta agli slogan sbandierati pubblicamente: merito, lotta ai baronati, sostegno al diritto allo studio.Queste politiche avranno delle conseguenze di cui tutti devono essere informati e coscienti:
  1. Aumento progressivo delle tasse universitarie;
  2. Riduzione dei servizi e un diritto allo studio slegato dalle condizioni economiche degli studenti (diminuiranno le borse di studio, le mense, le case dello studente, verranno tagliati molti corsi di laurea e verrà esteso il numero chiuso a moltissimi corsi di studio);
  3. “Perdita” di migliaia di persone qualificate che lavorano nell’Università (senza il contributo dei precari e dei ricercatori, l’Università non potrebbe garantire, nonostante l’aumento delle tasse, quell’alto livello di ricerca e formazione che, oggi più che mai, il mercato del lavoro richiede).


Il DdL Gelmini (1905) inoltre cambia il “governo” degli Atenei, vediamo come:
  • Il Senato Accademico che attualmente decide su tutto quello che riguarda la didattica e i regolamenti dell’ Ateneo,viene svuotato di tutti i poteri e subordinato alle decisioni del Consiglio di Amministrazione;
  • Il Consiglio di Amministrazione che attualmente amministra economicamente l’Ateneo secondo le linee stabilite dal Senato, diventa l’unico organo decisionale che delibera sia in materia economica sia su didattica e ricerca. In questo modo tutte le scelte sono subordinate alla politica di bilancio e non agli obiettivi didattici,formativi e di ricerca.
  • Le funzioni del Consiglio di Facoltà che attualmente consistono nel coordinare la programmazione didattica e l’amministrazione della facoltà, vengono trasferite ai Dipartimenti.

E’ importante sottolinare anche il fatto che attraverso il Ddl Gelmini verrà notevolmente ridotto il numero di rappresentanti degli studenti in tutti gli organi che compongono e gestiscono la nostra università, limitando così la voce degli studenti e quindi l’importanza delle loro esigenze.

COSA È L’ UDU? L’ Unione degli Universitari (UdU) svolge da 10 anni un lavoro capillare in tutte le facoltà e mira all’accrescimento dei nostri diritti e al mantenimento di quelli ottenuti. l’Udu è il sindacato studentesco, articolato in una grande rete nazionale, fondata nel 1994, e composta da oltre 20 realtà presenti nei diversi atenei italiani.L’UdU lotta per difendere ed ampliare i diritti di noi studenti, si batte per la creazione di un sistema che garantisca un reale diritto allo studio, che migliori le condizioni degli studenti e dando la possibilità, a chi è privo di mezzi, di accedere all’università.
Basta, Basta subire l’università, partecipa partecipa partecipa con noi...!!

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